La forza dei Siti Web e i miei 11 anni da Blogger

La forza dei Siti Web e i miei 11 anni da Blogger

Tutti i miei Blog. Tipo Tutte le donne di Dylan Dog

Già quattro anni fa affrontavo parzialmente il discorso che voglio rispolverare e approfondire oggi.

Il mese prossimo, la mia "carriera" da blogger compirà ufficialmente 11 anni e credo sia qualcosa d'impressionante, nonché una delle poche (sane) abitudini che ho mantenuto così a lungo nella mia vita.

Night Garden

Credo che i miei primi esperimenti con i blog risalgano al 2004 o giù di lì:

gli anni di splinder, blogspot, wordpress...

(se state canticchiando questa, sappiate che non siete soli)

Insomma, se come me eravate adolescenti parecchio digitalizzati, dovreste ricordare bene.

Anzi, c'è una buona probabilità che all'epoca foste blogger pure voi!

night-garden

Il mio vecchio blog su Splinder. Sì, mi vergogno come un ladro, ma direi che puzza così tanto d'adolescenza che ha fatto il giro e, a ripensarci oggi, è un ricordo che mi scalda il cuore.

In un parallelo strettamente collegato, dal 2003 ero parecchio attivo sui forum (specialmente il progetto Cetramod, partito nel 2007).

Proprio i forum furono fondamentali per quello che sarebbe successo dopo:

sempre più devastato dalla loro perdita d'influenza per via dell'esplosione dei social network, iniziai a ripensare al discorso blog in modo più strutturato.

Xaba Cadabra 1.0: Cadabra Pois

Xaba Cadabra

brutta forte, ma era un periodo che andava così. Citando un post dell'epoca: "Una visione ritagliata su me stesso di tutto ciò che avrei voluto vedere in quella community a me tanto cara e dove negli ultimi tempi scrivevo praticamente solo io."

Un po' per reazione un po' per disperazione, nel 2013 arrivai a lanciare Xaba Cadabra, nato come blog personale su blogspot.

Siccome post come questo mi fecero addirittura guadagnare qualche euro con google adsense e raggiungere numeri (nel mio piccolo) abbastanza interessanti, iniziai a maturare l'idea di realizzare una vera e propria "webzine" con piani editoriali, budget e collaborazioni esterne.

Clickbait Flame

naruto

Parlando di numeri, ricordo in particolare un post del 2014 dove "blastavo" il finale di Naruto di cui mi pentii quasi immediatamente (e infatti ho deciso di non archiviarlo qui).

Lo cito perché il suo piccolo successo fu molto indicativo del periodo storico:

fare un sito tematico con recensioni / articoli volutamente polemici e divisivi portava un botto di click e, con un minimo di struttura, potenziali ritorni economici anche per realtà abbastanza piccole come la mia.

Credo sia un po' quello che ancora succede con YouTube e Twitch, che nei fatti hanno occupato lo stesso spazio della parola scritta, col tempo divorandoselo.

In confidenza?

Quando meditavo il lancio della webzine, ho pensato spesso a quanto scrivere contenuti del genere avrebbe potuto "pagare" (più o meno letteralmente) ma era un'idea tanto disgustosa che, se perseguita, penso mi avrebbe portato ad abbandonare il blogging per sempre.

Resistere alla tentazione fu una vera fortuna, visto che l'avvento e la diffusione del discorso video di cui sopra ha dimostrato come una simile strategia per chi punta allo scritto fosse poco più di un fuoco di paglia.

Xaba Cadabra 2.0: Rockabilly Bakunin

Xaba Cadabra

Questo è un look che mi piace ancora parecchio, e credo corrisponda al "picco" della mia idea di blog personale.

Da notare i vari rimandi a Google+: molto vintage eh?

Ci torniamo tra un secondo.

Come dicevo, visto i piccoli successi mi dedicai sempre più al blog e, parlottando con un po' di gente, preparavo il terreno per la futura webzine.

Oggi mi rendo conto che questo mi costò un sacco di stress e mi fece fare diversi passi indietro...

Xaba Cadabra 3.0: Enter Sandman

Xaba Cadabra

Tipo questo.

Che brutto stile!

Però funzionava abbastanza bene e mi piaceva la mia vignetta preferita di Sandman come intestazione "tematica".

Tra l'altro, non ricordavo di avere più di 1700 follower nella mia cerchia di G+!

Che vabbè, contavano quel che contavano (poco) ma, come si può notare dal cambiamento dei link in alto a destra, in questo periodo ero andato particolarmente in fissa con il social di Google.

Google non è esattamente l'azienda più limpida o simpatica della terra eh, lo so oggi come lo sapevo allora, ma nella disperata ricerca di una valida alternativa a Facebook per la diffusione dei post spingere Google+ mi pareva l'unica strada da seguire.

Ovviamente, mi sbagliavo:

Google+ non decollò mai davvero e dalle parti di Mountain View decisero di staccargli definitivamente la spina nel 2019, ma personalmente lo ricordo come un social network abbastanza pulito e interessante rispetto alla concorrenza (ovviamente parlo di ambiente e non di sostanza).

Xaba Cadabra 4.0: Tear's Point

Xaba Cadabra Webzine

Verso il 2016 feci il grande salto: a ripensarci, credo sia stato uno dei momenti più importanti della mia vita digitale.

Grazie a Jekyll imparari un sacco di cose che in futuro mi sarebbero tornate molto utili, e finii pure col divertirmi parecchio!

In realtà, per il progetto collettivo che avevo in testa, utilizzare Wordpress sarebbe stato certamente più comodo e pratico...ma per le mie fisse da smanettone il percorso con Jekyll era decisamente più appagante, sia a livello filosofico che pratico:

per fare un esempio che li vale tutti, è in questo periodo che mi innamorai del markdown, con cui oggi scrivo praticamente tutto, dai libri alla lista per la spesa (e ovviamente il post che state leggendo in questo momento).

Comunque, l’abbandono di blogger, dei cms, dei database e il ritorno al web statico (ma più veloce e performante che mai tramite la combo Jekyll + Github) minò non poco le potenziali collaborazioni di cui parlavo sopra.

Ma in realtà, in cuor mio, avevo già capito che un progetto collettivo non avrebbe avuto senso per vari motivi.

Xaba Cadabra 4.5: Light Garden

Xaba Cadabra Webzine

Questa fu una versione riveduta e corretta di quella della 4.0, con una consapevolezza migliore di Jekyll e delle sue potenzialità.

Mancava giusto un ultimo tocco...

Xaba Cadabra 5.0: Night Garden

Xaba Cadabra Webzine

...per la serie a volte ritornano, eh?

L'ultima versione della webzine ad personam fu praticamente identica alla precedente, solo in modalità "night mode".

Personalmente, ho sempre preferito il web a scritte chiare su sfondo scuro.

Ma, siccome tutte le logiche SEO dicevano che il mondo preferiva il contrario, mi ero adeguato.

Fino a quando, per dirla in francese, decisi che mi ero rotto i coglioni.

E il passo successivo fu inevitabile.

2018

Sei anni fa chiusi baracca e burattini smorzando gli entusiasmi delle poche persone ancora coinvolte nell'idea della webzine.

È un discorso che ciclicamente ripropongo spesso, perché ne sono fermamente convinto:

i portali tematici non servono più a niente.

Non servono quelli grandi, figuriamoci quelli medi o piccoli.

Le redazioni o le linee editoriali non esistono quasi più, moltissimi "siti nerd" sono praticamente sovrapponibili e interscambiabili ma soprattutto riportano prevalentemente news e articoli che chiunque mastichi un minimo d'inglese può leggersi dalle fonti originali (che tra l'altro soffrono di problemi simili già di loro).

Personalmente?

Da anni, le uniche recensioni di un videogioco che leggo sono quelle dei giocatori su Steam o comunque scritte da singolə.

Delle news tende a fregarmene il giusto e, per quanto riguarda articoli dedicati, m'interessano le singole firme, non i contenitori che le ospitano (e che anzi, in genere mi stanno sulle balle).

Esempio: per leggermi, chessò, un pezzo di Roberto Recchioni o Alessandro Apreda, passo dai loro blog / profili social individuali piuttosto che quelli di Screenweek, BadTaste o simili.

Insomma, se mi perdonate l'esempio sconcio, in linea di massima preferisco l'individualità di un account Onlyfans che anonimi colossi come Brazzers.

Allo stesso modo, m'intriga molto di più leggere il pensiero di una singola persona del Fediverso che quella del profilo "aziendale" di "SuperNerdAllaRiscossa.com".

Individualità

Avendo da tempo maturato questo tipo d'approccio come lettore, capirete da voi che l'idea di creare "l'ennesimo portale dedicato alla cultura pop / nerd" mi pareva un palese controsenso storico.

Ma attenzione, non è che questo mio elogio dell'individualità debba essere letto come un attacco ai progetti collettivi in quanto tali eh, tutt'altro:

per esempio, credo che una raccolta periodica di contenuti scritti da tante persone diverse potrebbe essere qualcosa di bellissimo.

Una sorta di "aggregatore mensile" del meglio dei blog, diciamo così...ma appunto, capite da voi che è una roba del tutto diversa da un portale che deve essere attivo su base quotidiana, con una marea di post scritti più per mera statistica che per vera e propria ispirazione (o anche un'autentica "domanda" da parte di chi dovrebbe leggere).

Il mio sito

Dicevo:

sei anni fa, alle prese con queste riflessioni che col tempo si sono radicate sempre più nella mia capoccia, ho mandato in pensione Xaba Cadabra e realizzato il sito personale dove vi trovate in questo momento, dove comunque ho conservato i vecchi post che mi piacevano e ho continuato a scriverne di nuovi con una buona frequenza.

Avere un sito personale, come ho scritto spesso, è un modo come un altro per prendersi una propria fetta di web e una risorsa che può tornare utile per tantissime cose diverse:

esempi come quello di Zach Leatherman (autore del fenomenale 11ty, ovvero il mio generatore di siti statici preferito), Stephanie Eckles o Phil Hawksworth furono fondamentali per radicare ulteriormente la mia scelta.

Scelta che nell'ultimo anno si è rivelata particolarmente azzeccata grazie al Fediverso e la community di LivelloSegreto, come ho già avuto modo di scrivere qui:

cose che nel 2018 non esistevano e non potevo immaginare sarebbero nate, esattamente come non avrei potuto immaginare l'inesorabile declino di Facebook e Twitter, TikTok o la conversione ai Reel di Instagram eccetera.

Pensateci un po': magari tra due anni il profilo social a cui avete dedicato tanto tempo e denaro verrà cancellato perché non rientrerà più negli standard della big corp che lo gestisce...oppure, il social stesso passerà di moda perché acquistato da qualche nazista e starci sopra rappresenterà più un problema che un vantaggio.

La morale spiccia che posso trarre da questi undici anni?

Visto che del doman non v’è certezza, chi vuol esser sito, sia.

Bloggate, gente, bloggate!

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