Opeth - Live all'Alcatraz di Milano 2025

Opeth - Live all'Alcatraz di Milano 2025

resoconto

Andrea Corinti

Il problema di gruppi con una decennale storia alle spalle è che c'è una discografia sterminata da cui attingere (e se parliamo di gente proggona come gli Opeth, non di rado ci sono singole canzoni che veleggiano verso il quarto d'ora), ma a parte questo...

Concerto a dir poco meraviglioso, con un Alcatraz stracolmo nonostante fosse un lunedì (con una consistente tribù sarda, ciao Davide se mi leggi :D)

Scaletta

  • §1
  • Master's Apprentices
  • The Leper Affinity
  • §7
  • The Devil's Orchard
  • To Rid the Disease
  • The Night and the Silent Water
  • §3
  • Heir Apparent
  • Ghost of Perdition
  • Deliverance

purtroppo niente dal mio amato Still Life (ma lo avevo messo in conto), ma una sorprendente abbondanza di tizio del growl ™ (copyright di Efi) con tanti classici pure belli stagionati come il nostro Mikael e il suo gelato alla banana (?!)

soprattutto la magnifica The Night and the Silent Water che riporta al classico Death Metal scandinavo di fine anni '90 ❤️

Poi beh, Ghost of Perdition totale, esperienza assolutamente stravolgente!

Mikael (MICHELEEEEE) carismatico e meravigliosamente scemo, band che nel complesso suona perfettamente come un disco!

Deliverance!

Paatos

Gruppo di supporto che devo approfondire, estremamente proggoni, ho apprezzato moltisssimo Téa che la cantante Petronella Nettermalm ha scritto per la figlia.

Band particolare, di quel progressive sperimentale che secondo me piacerebbe tanto in Giappone, forse non abbastanza metallosi per accompagnare gli Opeth ma comprendo fin troppo bene perché Mikael voglia spingerli visto che l'aspetto prog è di quello che lui e compare Steven Wilson masticano spesso e volentieri 😏

Michele

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