Final Fantasy VII Rebirth

Final Fantasy VII Rebirth

Se guardandoti negli occhi / sapessi dirti basta / ti guarderei

Accidenti com'è difficile tornare da queste parti!

Partiamo col dire che sul Remake ho scritto un bel po' di post e, per comodità, qui linko giusto questo che tutto sommato resta quello che mi piace di più.

Un hype sgonfiato

Final Fantasy VII Remake è uscito nell'aprile del 2020, Final Fantasy VII Rebirth alla fine del febbraio 2024:

quattro anni.

Non sembreranno poi molti, eppure consideriamo questo:

tra Final Fantasy VII e Advent Children passano "solo" 8 anni.

Senza voler spendersi in teorie più o meno bislacche sulla relatività del tempo, il nostro invecchiare e quante cose sono cambiate tra il 1997 e il 2005 rispetto al confuso marasma del nostro attuale periodo storico, è un punto importante che ci può far considerare due cose:

Coraggio

Io non ho mai amato la piega "multiversica" che la nuova storia di Final Fantasy VII ha preso.

Non voglio fare il gatekeeper, semplicemente credo che questa "lotta contro il destino" sposti i temi centrali della trama in zone confuse, meno ispirate e potenti - il famoso effetto Kingdom Hearts, se vogliamo.

Tuttavia, l'idea di non voler riproporre paro paro una storia che conosciamo già e volersi cimentare con un simile tipo di produzione è segno d'indubbio coraggio.

Lo ammetto:

visto l'andazzo dell'industria, fossi in Square Enix probabilmente mi sarei pavidamente limitato a riproporre remastered e DLC per MMORPG concentrandomi sul bilancio, evitando d'imbarcarmi in imprese tanto complicate e impegnative che certo, garantiranno pure un ritorno economico, ma richiedono un impegno parecchio gravoso a lungo termine.

Da questo punto di vista, sebbene le scelte narrative non incontrino i miei gusti, c'è da applaudire la cura e la forza con cui Nomura, Kitase, Nojima & Co vanno perseguendo un progetto realizzato con qualità indiscutibili (pur non essendo certo il massimo offerto dagli AAA odierni).

Ritmo

Come dissi a suo tempo, uno dei problemi principali di Remake per me stava nel suo ritmo lentissimo:

La prima parte di Final Fantasy VII (a spanne, una decina di ore al massimo) veniva dialtata e messa nella melassa spezzando tutto quel senso di tensione che caratterizzava il prologo a Midgar, portando un'introduzione concitata a un polpettone lungo quanto tutta la storia.

Se pensate che stia esagerando, date un'occhiata alle medie di Remake e Final Fantasy VII su How Long to Beat.

Ecco: in Rebirth, al netto delle chincaglierie da open world, nella narrazione credo che questo rischio sia stato scongiurato.

E certo, questo anche perché il materiale originale si prestava molto meglio a determinate dinamiche:

Da Kalm Town al Tempio degli Antichi infatti c'è un approccio di trama più "seriale":

piccole minisaghe concentrate nell'area attraversata dai protagonisti che, una volta fuori da Midgar, entrano nel classico spirito on the road da sempre fiore all'occhiello dei Final Fantasy.

Gameplay

Come fu per Remake, confesso di aver giusto provato Rebirth da un'amica salvo poi finirmelo su YouTube.

Lo so, lo so, scomunicatemi pure:

in ogni caso, il post che state leggendo non è certo una recensione ma più che altro un ragionamento sul discorso Final Fantasy VII in senso lato.

Comunque, parlando di gioco giocato, posso dire che:

  1. I combattimenti sono molto divertenti!
  2. Tutte le componenti open world e side quest (collezionabili, gioco di carte eccetera) mi sembrano troppe e troppo dispersive.

Sul secondo punto preciso che non ne faccio un discorso qualitativo:

come ripeto spesso, negli ultimi anni ho deciso di fare scelte ben ponderate su come trascorro il mio tempo giocando e, dall'alto delle 120+ ore su Baldur's Gate III, preferisco focalizzarmi solo su elementi di gameplay che mi appasionano e restituiscono qualcosa (per fortuna non sono mai stato un completista):

tutto molto soggettivo eh!

Se tocca le vostre corde, ha perfettamente senso perdersi in Rebirth. Specie se state attraversando l'adolescenza, che poi è l'età ideale per affrontare i JRPG.

Metti la cera, togli la cera

Sul lato esplorativo, segnalo un piccolo appunto riguardo un dettaglio che personalmente detesto ed era già presente in Remake:

ponti, leve, porte ecc. da manovrare in modo lentissimo.

È una piccolezza eh, ma di quelle che personalmente trovo così fastidiose dal farmi passare la voglia di giocare.

Personaggi

Conclusione

In definitiva, Per me Rebirth è decisamente più bello e ispirato di Remake: vuoi per le aree del mondo, vuoi per le storie dei personaggi (finalmente il cast è al completo), vuoi per i nuovi dialoghi che enfatizzano il loro rapporto:

La storia di Barret e soprattutto l'amicizia tra Aerith e Tifa mi sono piaciute tantissimo.

Ma, proprio per questo, il finale mi ha scazzato ancora più di quello del Remake: c'è da dire che mi aspettavo qualcosa del genere, quindi non ci sono arrivato con le difese abbassate, ma la delusione resta soprattutto per un discorso di regia visto che si è toccata una delle scene più memorabili della storia dei videogiochi.

Nel dubbio, ci si risente per la terza parte!

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