Cancellarsi da Meta?

Cancellarsi da Meta?

Mi si nota di più se mi cancello in disparte o se non mi cancello per niente?

O anche X, TikTok, fate voi:

questa è una riflessione che mi è saltata in testa leggendo i thread di @frandemartino e @claudiamaltese su Livello Segreto, ma che potremmo allargare a tutto il clima da "esodo" scaturito dopo l'insediamento di Trump:

È un po' il secondo tempo di quanto già visto anni fa con l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, ma credo più rilevante per il semplice fatto che realtà come Instagram, o anche Facebook, sono estremamente più importanti nel contesto italiano:

nel merito, ho fatto questo thread pure io quindi in questa sede non divaghiamo troppo.

Cancellare tutto è la cosa giusta?

La risposta dura&pura sarebbe:

certo, che cosa stai aspettando?

Ma, come tutte le risposte assolute, non tiene conto delle realtà specifiche.

A seconda del proprio settore, allo stato attuale, credo che spesso sia impossibile concedersi il lusso di abbandonare Meta.

Banalmente, lì c'è ancora una massa troppo ghiotta e soprattutto un numero spropositato di aziende che ci ha investito fior di quattrini e, sebbene in prospettiva dubito la cosa abbia rappresentato un buon affare per almeno l'80% di loro, è comprensibile che non vogliano mollare l'osso.

Bene:

se con quelle aziende / associazioni / fiere ci si lavora, non ci si può concedere il lusso di cancellare i propri account.

Poi, a livello personale, è chiaro che mollare Meta significa isolarsi dalle proprie conoscenze (WhatsApp in testa).

Certo, potremmo dire:

"se proprio hai bisogno di contattarmi, puoi usare Signal / Matrix / Telegram / il Fediverso"

ma insomma, chiedere a qualcuno di fare un'eccezione per noi quando tutto il resto dei suoi contatti è adeguato allo standard vigente non è proprio il massimo.

Se invece per lavoro o vita sociale non ne avete effettivamente bisogno, allora è un altro paio di maniche e cancellare tutto ha perfettamente senso:

beat* voi, è una bella fortuna!

Archivio

Tolto questo, andiamo in un altro aspetto squisitamente pratico che segue la cancellazione di un account:

Ha senso ricaricarlo da qualche parte?

In certi casi sì, ma in altri bisogna considerare i contenuti avevano senso nell'anno e nel contesto dov'erano stati pubblicati.

Per dire, quanti post di Instagram del 2013 possono avere ragione d'esistere nel Fediverso del 2025?

Alcuni senz'altro, altri sono evidentemente infilati a forza come una carbonara in un ristorante greco:

anche perché Fediverso tendenzialmente vuol dire Mastodon, e l'alternativa attuale a Instagram (Pixelfed) non è proprio il massimo.

Siti Web

In prospettiva, una sezione dedicata del proprio sito web può rappresentare un archivio molto più sensato, ma è un processo laborioso, non per tutt* e che comunque non scioglie il nodo di cui sopra:

non conta solo il post, ma anche il luogo dov'è stato pubblicato.

per linguaggio, per risposte, per formato, per design, per mille dinamiche diverse che non possono essere facilmente replicate altrove.

Soluzioni?

Per la mia esperienza, sebbene cancellarsi dai database e dai server di Meta sia senz'altro una cosa positiva in termini di profilazione e privacy, non rappresenta certo la spinta che li porterà al fallimento:

D'altronde, quanta gente a suo tempo ha cancellato il proprio account di MySpace?

Quello di Google+?

Diciamocelo: queste piattaforme non sono state uccise da esodi epocali, ma dal graduale disinteresse.

Con le dovute proporzioni, è quello che piano piano sta accadendo anche a Facebook (posto che come dicevo nel thread linkato sopra è ancora molto più centrale di quel che forse percepiamo).

Excursus Personale

Io sono fortunato, visto lavorativamente parlando dei social posso fregarmene e che di base non sono mai stato tanto attivo in un social network come mi è capitato negli ultimi due anni su Livello Segreto:

Nella mia bolla, con qualche differenza, direi che siamo tutt* su questa lunghezza d'onda, tolto il fatto che io sono più "da social web" e infatti molto attivo nel Fediverso, mentre altr* si accontentano di gruppetti telegram / whatsapp.

Conclusioni

Anzitutto spero vivamente non si giudichino male le persone che sui social commerciali per un motivo o per l'altro ancora ci stanno.

'sta fissa della purezza non aiuta nessuno, salvo alimentare un vago senso di fondamentalismo estremista che personalmente non mi piace per niente.

Dopodiché, credo fermamente che le cose debbano evolversi in modo naturale, senza forzature.

Io posto su Livello Segreto anzitutto perché mi piace di più, mica per darmi arie d'alternativo rispetto a quello che c'è altrove:

e mi rendo pure conto che è un'esperienza che lecitamente non può fare per tutt*, proprio perché chi si trova tanto bene su Instagram (cosa che a me non è mai capitata) difficilmente può apprezzare qualcosa di così radicalmente diverso.

Ci sta! Ma già il fatto che sul tema si inizi a discutere e prendere posizione, è un bel segnale.

Sul resto, tocca sempre citare quel maledetto di Mogol.